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Morus nigra L.
Gelso nero

E' pianta arborea - Click per consultare la legenda Si osserva presso coltivata (alimentare) / subspontanea (raro)- Click per consultare la legenda

 

 

CARATTERISTICHE DELLA SPECIE

(Erbario di Andrea Romanò) - Click per ingrandire

Descrizione: Secondo una leggenda narrata dl poeta latino Ovidio nelle Metamorfosi, il frutto del gelso nero era bianco, ma venne arrossato dal sangue dei tragici amanti Priamo e Trisbe. La storia è ambientata a Babilonia e forse la pianta è originaria proprio del medioriente, ma non cresce più da nessuna parte allo stato spontaneo. Fu introdotta dai Greci e dai Romani che ne apprezzavano i frutti dal sapore dolce-amaro. Orazio ne consigliava il consumo per le loro qualità nutritive e medicinali. In Italia fu coltivato per la produzione del frutto e come pianta ornamentale, ma è assai meno frequente del gelso bianco. Il gelso bianco, originario della Cina, venne coltivato in Italia dal XV secolo per l'allevamento del baco da seta che si nutre delle sue foglie. L'Italia era uno dei più importanti centri di produzione della seta. L'avvento delle fibre sintetiche nella prima metà del XX secolo fece declinare questa industria. (2)

DISTRIBUZIONE NEL PARCO DEL ROCCOLO

Distribuzione della specie nel 2003- Fare click per Ingrandire

Osservata da Andrea Romano' il 7/05/03

Fioritura: aprile->maggio

Habitat: coltivata (alimentare) / subspontanea (raro) tra 0 e 200 m di altezza.

Ecologia: -

Forma biologica: P scap

Corologia: Asiatica (SW-)

Famiglia: Moraceae

STATUS DI CONSERVAZIONE: specie non protetta

CONSULTA LEGENDA

Parco Locale di interesse Sovracomunale del RoccoloLegambiente

Atlante della Biodiversità